Associazione Sportiva LE TRE PUNTE Recco - pesca subacquea in apnea

A cura di Giuseppe Massari

La mia amicizia con Giorgio Dapiran, sicuramente il personaggio più rappresentativo della moderna pesca sub per quanto riguarda esperienza e competenze tecniche, risale ai primissimi anni 90 quando comuni amici ci presentarono. Successivamente ebbi modo di frequentarlo in Sardegna approfittando della sua ospitalità nell’eremo di Cugnana . Ricordo con piacere misto a terrore il suono della sveglia alle 4,30 del mattino per poter essere puntuali all’appuntamento con l’alba a Capo Feno in Corsica dopo il tragitto in auto sino S. Teresa di Gallura e la successi traversata sino all’isola francese. Il pesce in quegli anni era ancora abbondante e Giorgio riusciva sempre a stupire con carnieri che avevano dell’incredibile utilizzando quella pionieristica tecnica dell’agguato profondo divenuta,poi, di pubblico dominio attraverso i pregevoli video da lui interpretati e commercializzati.

Ex agonista negli anni 70 ci volle tutta la nostra buona volontà a convincerlo a partecipare ai campionati italiani di società di Arzachena nel 1993 dove, per un cernione gestito male, ci facemmo soffiare il titolo dal club Grossetano capitanato dal plurititolato Marco Bardi. Capii che il "sommergibile" come, scherzosamente, lo avevamo soprannominato,a più di cinquanta anni ,aveva una marcia in più anche dei giovani rappresentanti dell’agonismo italiano dell’epoca quando ,in quella gara nei pressi dell’isolotto di Mortorio, su un ciclopico massone sferico appoggiato su un fondale superiore ai 35 metri, trovato da me e Massimo Stasio in preparazione, Dapiran vi prese in rapida successione, facendone il periplo, cinque grosse corvine tutte all’agguato .

In quel periodo in compagnia anche dell’amico Giorgio Ardizzone si discuteva di balistica dell’arbalete e del legno utilizzato per costruirlo e vedendo che oltre alle sue innate doti di cacciatore subacqueo possedeva una vasta cultura specifica derivata dalla laurea in ingegneria gli consigliammo spesso di trasferire questo immenso bagaglio tecnico e pratico in campo commerciale .

Per diversi anni mi sono allontanato dal mondo della pesca subacquea ma, con piacere, ho appreso che Dapiran aveva seguito quella strada e i suoi prodotti sono oggi apprezzati dagli intenditori del settore e copiati dai concorrenti. Da un paio di stagioni, diminuiti gli impegni familiari e lavorativi, sono ritornato a frequentare l’ambiente e, recentemente, ho ripreso anche i contatti con Giorgio. Questa Epifania abbiamo passato una piacevole giornata di pesca insieme sui sommi della Marmorata in Sardegna e ho approfittato dell’occasione per provare il suo nuovo fucile il Superjedi 2009. Il pesce non era certamente quello di una volta ma qualche occasione non è mancata e ho capito il perché di quell’estrema evoluzione dell’arbalete di cui Dapiran è il massimo esperto essendone stato, in italia, il primo vero estimatore e utilizzatore nelle competizioni. Giorgio Dapiran ha creato un prodotto che, in fatto di prestazioni e precisione,si è evoluto seguendo i comportamenti dei pinnuti che ormai avevano codificato la distanza di sicurezza da mantenere per rimanere fuori dalla portata dei normali fucili subacquei.
L’ineguagliabile quantità di ore passate in acqua unita agli approfonditi studi in vasca con l’ausilio di moderne telecamere hanno permesso di bilanciare i volumi dei fusti con la lunghezza e lo spessore delle aste e degli elastici (sempre doppi) creando un prodotto di incredibile precisione e potenza annullando l’effetto rinculo così frequente nell’arma a doppio elastico.

WWW.DAPIRAN.IT

Col Superjedi non farei una gara selettiva in Liguria per ovvi motivi ma, avendolo provato, ora mi sarà estremamente difficile ritornare ai vecchi "legni" ,con cui mi ostino a pescare da più di 20 anni, per insidiare dentici e affini dopo che una grossa tanuta prima e una bella orata poi sono state fermate a più di cinque metri dalla punta dell’asta dalla potenza del super arbalete e non era il limite! . Con questo fucile devi osare mi ha detto Giorgio prima di entrare in acqua ! Era la verità.

giusemassari@tiscali.it