Marco Blangero
Sono nato a La Spezia il 04/05/1966.
Mio papà Angelo e la mamma Isanda hanno sempre avuto il mare come passione e, quindi, fin dall’età di tre
anni, seguivo mio papà, con la fiocina a mano, nelle sue pescate.
I primi anni della mia vita li ho vissuti sull’isola Palmaria dove ho trovato i fondali adatti per sviluppare la grande passione per la pesca subacquea.
All’eta di 13 anni, mi sono trasferito a Rapallo dove ho iniziato a frequentare l’ambiente della subacquea locale
immergendomi nei fondali circostanti insieme agli agonisti della “vecchia” Mares ed a un ragazzo della
mia stessa età che, ancora oggi, è il compagno assoluto di pesca.
Ovviamente, i fondali di Portofino, gia prima dell’istituzione del parco, erano pieni di fascino e di meraviglie:
Grandi profondita e pesci di tutte le specie e dimensioni erano la realtà di quei giorni.
Quando Portofino è diventato area marina protetta,
la pesca subacquea si è vista considerare come l’unica forma di prelievo ittico non permessa e la mancanza di sub armati ha certamente “tranquillizzato"i pesci del promontorio che sono risaliti
(non erano spariti!) dalle grandi profondità e si sono stabiliti sulle batimetriche più luminose interessate da
maggiori risorse alimentari; Tutto questo ha reso possibile avvicinarsi molto di più ai pesci, soprattutto in apnea, per realizzare le mie foto ma, diversamente da quello che si crede, ha reso la fauna ittica di tutte le taglie estremamente più esposta ai prelievi consentiti da parte dei professionisti e dilettanti residenti, spesso "accompagnati", che, dall'istituzione del parco, hanno iniziato a realizzare pescate veramente notevoli in barba alla filosofia protezionistica con cui è nata l'area marina di Portofino, di fatto relegando il sub armato ad unico colpevole delle disgrazie dei sette mari.
Nei pomeriggi d' estate,
invece di essere uno dei tanti sulle affollate spiagge della riviera ligure vado ancora a fare apnea nelle acque del promontorio, porto con me non più l'arbalete ma la macchina fotografica ed inizio a seguire i pesci. Il mio approccio è rimasto
quello del pescatore: eseguo aspetti o agguati in modo da portare a tiro “di click” il pesce. Sono anni che mi
tengo in allenamento in questo modo e mi diverto molto.
Oggi utilizzo una digitale Olympus SP560UZ da 10 Mp con scafandro, non uso ne illuminatori ne aggiuntivi
ottici, ripeto, sempre in apnea ed ho bisogno di una mano libera …
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